Disponibili nuovi contenuti per l’anno scolastico 2020-2021: vieni a scoprirli!!!!

Copertina primo numero cartaceo a.s. 2020-2021
Indice numero cartaceo a.s. 2020-2021

Progetto Hackathon – 2 K informatica

Ecco l’interessante iniziativa a cui ha partecipato una nostra classe del biennio: bravi ragazzi!!!!

Ciao, chi siete?

– Ciao, siamo 5 ragazzi della 2K ad indirizzo informatico e i nostri nomi sono: Alessandro, Tommaso, Zakaria, Davide e Zakaria.

Qual è il progetto a cui avete preso parte?

Il progetto a cui abbiamo partecipato è un HACKATHON, cioè una maratona di problem solving, a livello nazionale: nel nostro caso, il problema aveva come tema principale Azienda e Territori.

Quando si è svolto?

– Ci siamo iscritti al progetto il 18 di marzo e il tutto è durato all’incirca un paio di settimane.

Potete spiegarci cosa avete fatto nello specifico?

Innanzitutto siamo partiti dal dover analizzare un problema, seguendo le istruzioni dateci da un power-point, per poterlo alla fine risolvere: per far questo abbiamo creato un personaggio che rappresentasse concretamente le difficoltà da superare. In un secondo momento, abbiamo raccolto tutto il percorso in un video che doveva durare all’incirca 3 minuti: per realizzarlo ci sono voluti circa 3/4  giorni di lavoro. Il tutto è stato veramente molto impegnativo: abbiamo lavorato tutti i giorni e nei fine settimana iniziavamo anche alle 8:30 del mattino per concludere verso le 22.00; durante questo percorso ci sono state anche alcune difficoltà tecniche (alcune parti per esempio non erano state salvate) ma in fin dei conti è andato tutto a buon fine ed è stata una bella esperienza.

Come si è concluso questo progetto?

Una giuria di esperti ha proclamato i vincitori per ciascuna categoria (10 in tutto): con grande soddisfazione il nostro gruppo si è piazzato al terzo posto sui sette gruppi concorrenti  che hanno gareggiato insieme a noi.

Annalisa Bosi 1 IElisa Bongiorni 1 E

MA TU SAI CHI TI RAPPRESENTA???

Il ruolo dei rappresentanti d’istituto è molto importante: essi fungono da guida per i loro compagni di classe e sono anche importanti per mantenere l’ordine all’interno della scuola e per aiutare a migliorare i rapporti tra alunni e docenti, anche perché hanno un rapporto più diretto con la Dirigenza Scolastica. Prima di tutto, però, i rappresentati sono studenti come noi…. ma voi li conoscete? Se la risposta è no, questo articolo fa al caso vostro. Iniziamo dalla figura femminile che rappresenta in prima persona noi “ragazze all’Itis” che molti vedono ancora come una novità: LINDA GAZZOLA

– Come ti chiami? Linda Gazzola

– Cosa ti piace di più del tuo indirizzo? Del mio indirizzo (meccanica) mi piace il poter mettere in pratica in laboratorio gli argomenti studiati teoricamente; mi piace il riuscire a seguire un processo di realizzazione di pezzi meccanici: dal disegno, alla progettazione e, infine, alla costruzione.

– Cosa ami di più della tua scuola? / Descrivi la nostra scuola in 3 parole  Della nostra scuola mi piace il rapporto che si crea nelle classi e soprattutto con i professori che sono in grado di darti tanto.  Mi piace anche, come ho detto prima, il fatto che ci siano tanti laboratori per comprendere meglio gli argomenti che stai trattando/studiando e riuscire a farne la dimostrazione.

– Il periodo da rappresentante…gioie/dolori? Le soddisfazioni sono tante, come già solo il fatto che i ragazzi mi hanno la fiducia per l’incarico; quando riusciamo a portare a termine le richieste degli studenti o i diversi progetti in cui siamo impegnati, sono molto contenta.

Proseguiamo con NICOLA BERSANI che rappresenta l’indirizzo chimico

– Come ti chiami? Nicola Bersani

– Cosa odi di più del tuo indirizzo? / Cosa non ti piace proprio del tuo indirizzo? La cosa “meno simpatica” dell’indirizzo è il fatto che se non si studia volta per volta si rimane indietro, qualunque sia la materia, qualunque sia l’argomento

Descrivi la nostra scuola in 3 parole Prospettiva, futuro, amicizia

– Uscito da qui, cosa ti mancherà? Mi mancherà un po’tutto: dalle corse al bar nell’intervallo ai miei compagni e ai prof, alla paura di dover affrontare una verifica, sono tutte emozioni che una volta conclusi i 5 anni saranno solo ricordi ma dimentichiamo sempre di viverli fino in fondo.

– Il periodo da rappresentante… gioie/dolori? La cosa più triste è stato essere rappresentante durante questa pandemia.

Un altro dei nostri ragazzi (indirizzo meccanica) è LEDIO TALI:

-Come ti chiami? Ledio Tali

– Uscito da qui, cosa ti mancherà? Mi mancheranno le varie emozioni che ho provato prima di un’ interrogazione: l’ansia provata prima che il prof. scegliesse l’interrogato di turno, la gioia per averla scampata, il divertimento al nome del tuo compagno di banco, l’esultanza puntuale della classe.  

– Cosa ti ha spinto a diventare rappresentante? Poter lasciare la mia impronta all’interno dell’istituto in modo positivo.

– Le difficoltà più pesanti del fare il rappresentante in epoca di pandemia? Sicuramente la mancanza di un contatto faccia a faccia che, anche se sembra poco, è molto importante

Ultimo, ma non meno importante, il rappresentate di un indirizzo completamente nuovo (logistica): MATTEO NACCI

– Come ti chiami? Matteo Nacci

– Cosa ti piace di più del tuo indirizzo? Mi piace l’idea che, quando finirò la scuola, potrò girare nei luoghi più importanti del mondo grazie al mio lavoro. Il nostro indirizzo, infatti, è il più trasversale di tutti: al suo interno si trova il perfetto connubio tra materie tecnico-scientifiche (meccanica, logistica, elettronica) e umanistiche (ad es. siamo l’unico indirizzo che ha Diritto per tutti e 5 gli anni); esso mi permette inoltre di essere protagonista dei futuri cambiamenti che vedranno sempre più al centro il mondo dei trasporti e della logistica.

– Cosa ti ha spinto a diventare rappresentante? Sono stato abituato a pensare che, se vuoi cambiare una cosa, devi farlo dall’interno. Se vuoi pulire, devi sporcarti le mani: per questo ho scelto di candidarmi un po’ per migliorare la mia, anzi la nostra scuola, un po’ per mettermi in gioco, conscio però che sarebbe stato un percorso lungo e tortuoso, che avrei commesso degli errori ma d’altronde chi non fa non sbaglia mai e, come diceva Hubbard, “il più grande errore che si può fare nella vita è quello di avere sempre paura di farne uno”.

– Durante il vostro incarico, con chi interagite di più? Interagiamo un po’ con tutti, poiché solo attraverso il confronto si possono elaborare idee nuove e concrete. Il periodo pandemico, però, come detto prima, ci ha abbastanza ostacolati in questo: anche se attraverso incontri virtuali siamo riusciti in qualche modo a sopperire a questa mancanza, è mancato molto il confronto in presenza.

Personalmente ammiriamo molto i nostri rappresentati che, in un periodo così difficile per tutti e molto impegnativo anche dal punto di vista scolastico, si sono messi in gioco aiutare noi studenti e hanno provato a risolvere molti dei nostri problemi: li ringraziamo a nome di tutti per quello che hanno fatto.

Zuzanna Kacka 5H e Lorenzo Belfanti 5F

Il bar dell’ISII Marconi: non lo conosci? Vieni a prenderti un caffè con noi!!

Oggi parleremo del bar del nostro istituto, uno dei punti fermi della nostra scuola. Chiacchierando coi gestori di questa storica attività, abbiamo appreso (ma non ne avevamo dubbi) che nel corso degli anni tra loro e i diversi clienti (sia professori che alunni) ci sono sempre stati gran rispetto e ottimi rapporti, tant’è che spesso si sono create anche delle belle amicizie. Il bar  è nato nel 1976 ed è stato il primo a essere installato in un istituito:  nel tempo, ha mantenuto sempre lo stesso nome, anche se con il passare degli anni sono state fatte delle modernizzazioni come il bancone e il banco frigorifero. I gestori ci hanno spiegato che il momento di punta della giornata è al mattino per le colazioni e i caffè; a questo proposito ci hanno anche detto che trovano negli studenti tanta educazione e rispetto nei loro confronti e che la maggior parte di loro è sempre pronta a pulire, qualora capiti di rovesciare qualcosa. I nostri angeli della ristorazione propongono ogni giorno un menù diverso che ruota settimanalmente ed espongono sempre su un tabellone i vari piatti con l’indicazione degli ingredienti, per facilitare la scelta ai clienti intolleranti a qualche ingrediente; i piatti più amati dagli studenti sono la cotoletta e il roast beef : ogni giorno se ne cucinano davvero tanti!!!

Il bar effettua la raccolta differenziata a tutela dell’ambiente e, ovviamente, possiede dei bidoni per smaltire in modo corretto i rifiuti. A volte, raccontano i gestori, è capitato anche di dover “segnare” il conto da pagare per qualche ragazzo che magari non aveva portato con sé i soldi ma ci dicono che lo hanno sempre fatto volentieri perché hanno istaurato un ottimo rapporto con i ragazzi, li ritengono rispettosi delle regole e mai maleducati. Abbiamo chiesto anche agli alunni cosa pensano del bar e abbiamo trovato solo riscontri positivi! I ragazzi ci hanno detto che il prezzo più basso lo troviamo sulla focaccia vuota (€ 1,20) mentre quello più caro (si fa per dire) sul panino con la cotoletta (€ 2,80); per quanto riguarda i primi piatti del giorno, invece, la spesa è di €  6,50 (prezzo per studenti). Avere la fortuna di avere il bar nell’istituto non ha prezzo, soprattutto quando non hai la merenda e sai che lì puoi trovarci tutto quello che vuoi!

Letizia Rizzi V C – Zuzanna Kacka V H






a cura del prof. M. Pavesi
a cura del prof. M. Pavesi